Belle e possibili: come assicurarsi delle travi in legno perfette

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Wiederaufbau eines denkmalgechützten Bauernhauses, Architektur- und Innenarchitekturbüro Bernd Lietzke Architektur- und Innenarchitekturbüro Bernd Lietzke Moderne Schlafzimmer
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Ah, il fascino senza tempo delle travi in legno! Qualunque possano essere le nostre preferenze rispetto ad un determinato stile piuttosto che ad un altro è infatti difficile, quasi impossibile, rimanere indifferenti di fronte a un soffitto con travi a vista. Sarà per l’atmosfera calda e accogliente che forse solo il legno può creare. Oppure perché le travi rendono ogni soffitto una piccola opera d’arte, unica e diversa da ogni altra…

Insomma, i motivi per amare questo tipo di rivestimenti possono essere davvero tanti: se abbiamo la fortuna di possedere un soffitto con le travi in legno lo sappiamo bene! Ma perché possano risaltare in tutto il loro splendore le travi a vista devono essere pulite e curate periodicamente, perché il legno essendo un materiale vivo, deve essere mantenuto sempre in buono stato. Ecco quindi qualche consiglio su come pulire ed eventualmente risanare le travi in legno.

I tipi di legno

Le travi a vista possono essere in legno massello o lamellare, a seconda dell’età dell’abitazione e della struttura che devono sorreggere. Le travi in legno massello, ricavate da un unico tronco, sono infatti caratteristiche delle case rustiche e dei palazzi più antichi e si differenziano nell’aspetto e nella colorazione a seconda del tipo di legname utilizzato. Generalmente le travi in massello sono più soggette a fessurazioni che, se di minima entità, possono essere considerate parte dell’effetto naturale del legno.

Per le strutture moderne è invece ormai consuetudine utilizzare le travi in legno lamellare, composte dall’assemblaggio di più legnami e forse per questo più standardizzate e meno pregiate ma di certo anche molto resistenti, ideali per sostenere anche le strutture più imponenti. Nelle travi in legno lamellare la presenza di fessurazioni è piuttosto rara: se questo dovesse verificarsi, il consiglio è di chiedere il parere di un tecnico specializzato o dell’azienda che realizzato il soffitto.

I motivi dell’invecchiamento del legno

L’invecchiamento e di conseguenza il deterioramento delle travi è dovuto principalmente alla mancanza di pulizia e alla presenza di tarli, che prediligono questo tipo di legno anche se duro. Se la mancanza di pulizia ha effetti soprattutto sull’estetica, rendendo il legno opaco e consumato, i tarli costituiscono invece un problema da affrontare con tempestività per impedire che venga intaccata la struttura stessa della trave. Per questo motivo è quindi molto importante effettuare una manutenzione periodica delle nostre travi in legno.

Come pulire le travi in legno

Come primo passo sarà necessario pulire il legno con l’aspirapolvere o, se si tratta di polvere accumulata in tanti anni, con una spatola di metallo perfetta per rimuovere anche la resina formata a seguito di crepe naturali.  Come secondo passo sarà quindi necessario applicare un buon olio anti tarlo: a questo punto i pori del legno risulteranno aperti e sarà possibile stendere degli oli naturali, per idratare il legno.

Come risanare le travi in legno

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Quando il legno sarà completamente asciutto, potremo eseguire il processo di riverniciatura con sostanze protettive. Particolarmente indicate le vernici naturali a base di cera d’api, facendo naturalmente attenzione a scegliere il colore più vicino al legno che intendiamo trattare, in modo da nascondere eventuali macchie.

Se naturalmente preferiremo mantenere una tonalità effetto naturale, come vediamo in questo esempio proposto da BILUNE STUDIO dovremo optare per una cera neutra, senza impregnante.

I prodotti da evitare

Innanzi tutto è fondamentale tenere presente che il legno va bagnato il meno possibile, per evitare che assorba l’umidità e che quindi si gonfi nel tempo. Il consiglio, perciò, è di limitare il ricorso a soluzioni a base di acqua, piuttosto che a strumenti come l’idropulitrice. Se proprio non possiamo farne a meno perché la trave è molto sporca o necessità di essere igienizzata, ricordiamoci di utilizzare l’acqua con estrema attenzione e, nel caso dell’idropulitrice, di assicurarci che oltre alla polvere non venga rimosso anche l’eventuale colore dato al legno.

Con quale frequenza va eseguita la manutenzione?

Questo tipo di trattamenti possono essere considerati parte della manutenzione orinaria e come tali essere effettuati piuttosto frequentemente. In particolare, potrebbe essere utile pulire le travi con l’aspirapolvere, o  in alternativa con dei panni antipolvere ed effettuare i trattamenti antitarlo, almeno una volta ogni 2 mesi. In questo modo potremo evitare di dover intervenire con la spatola. Per quanto riguarda invece la verniciatura con la cera d’api il consiglio è di effettuarla ogni 6 mesi, per mantenere il legno sempre brillante.
Infine, se oltre alla pulizia e al risanamento, desideriamo regalare alle travi della nostra casa un aspetto rinnovato, potremmo trattarle con un soluzione a base di candeggina, versata a piccole dosi su una spugna umida. In questo modo, oltre ad un’azione disinfettante, otterremo anche un effetto schiarente. Unica raccomandazione: facciamo una prova su una piccola parte nascosta della trave, prima di procedere con il trattamento su tutta la superficie.

Eccoci al termine del nostro libro delle idee: per saperne di più sulle travi in legno e su come curarle, potremmo leggere anche “5 cose da sapere prima di progettare un soffitto in legno”.

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