Dein Browser ist leider veraltet.
Lade für ein besseres Erlebnis einen neueren Browser kostenfrei herunter. Klicke dafür einfach auf das Symbol!
Ogni nuovo progetto rappresenta una sfida da portare a termine. Così l'architetto Patrizia Burato affronta nuovi interventi di costruzione e ristrutturazioni edilizie.
Le attività principali che la contraddistinguono riguardano la progettazione e la direzione dei lavori, ma non solo: Archidipity opera in tutto il Lazio e si mette al servizio del cliente aiutandolo nella selezione di un'impresa edile, nella presentazione delle pratiche edilizie e nella scelta dei materiali. Oggi ci concentreremo proprio su quest'ultimo punto e in particolare su un materiale che è stato un grande protagonista dell'architettura degli anni '60 e '70: il cemento.
Il linguaggio contemporaneo adoperato nelle progettazioni dell'architetto Patrizia Burato non potrebbe esprimersi in pieno senza la particolare attenzione dedicata all'aspetto materico di ogni ristrutturazione. Per questo motivo, le abbiamo chiesto di esprimersi sul cemento usato sia come materiale, sia come finitura.
Sempre più progettisti adoperano questo materiale che è ormai tornato in auge, diventando un simbolo dell'industrial style nelle ristrutturazioni degli ultimi anni, alle volte in maniera prepotente, alle volte in modo discreto.
Gent. Patrizia Burato, qual è la prima cosa che le viene in mente pensando al cemento?
Ricordo nitidamente le pagine del libro di Storia dell’Architettura, vengono immediatamente alla mente gli imponenti elementi architettonici in cemento armato o calcestruzzo a vista realizzati tra gli anni ’60 e ’70: Le Corbusier, Per Luigi Nervi, Carlo Scarpa, Oscar Niemeyer, Tadao Ando e Kenzo Tange.
Come venivano realizzate queste opere in cemento?
Non si rivestiva la struttura portante, lasciando a vista il calcestruzzo con le sue venature dalle cassaforme in legno, la granulometria degli inerti (sassi, sabbia, etc) e il colore del cemento impiegato. Le maestranze erano impegnate nella realizzazione delle cassaforme e nel disarmo. La finitura era demandata alla sola materia.
Come vedere l'utilizzo del cemento oggi?
Oggi siamo forse un po’ meno coraggiosi, ma non abbiamo perso la passione per la materia: continuiamo infatti a riprodurre quel cemento faccia a vista con materiali diversi. Soprattutto se il gusto del Cliente di turno ci porta verso l’industrial che fa tanto loft newyorkese.
È possibile avere lo stessa matericità del cemento con altri materiali per le rifiniture?
’Possiamo avere una parete o un pavimento simil cementoavista utilizzando grès porcellanato, pittura, resina, pannelli di materiali vari (anche in cemento) che riproducono in modo perfetto l’effetto. Oppure è possibile usare del cemento miscelato con polimeri per migliorarne la resa.’
L'architetto Patrizia Burato opera in tutta la regione Lazio. È possibile visionare tutti i suoi progetti nella sua pagina profilo dove troverete tutti i contatti necessari per qualsiasi domanda o richiesta di progetto.
